“Non ho mai provato interesse per i rifiuti, è un termine generico ed è talmente irresponsabile usarlo. Quando smetteremo di impiegarlo, ci renderemo conto del numero di differenti materiali da cui è formato e quindi tratteremo la questione in maniera diversa”. (Tony Cragg)

RicreaTe: L’Arte di Ricostruire il Tuo Mondo con gli Scarti

L’associazione culturale “RicreaTe” nasce il 05 giugno 2015 da cinque donne, non più giovanissime, che si erano stancate di sentirsi ripetere: “Le vostre idee sono belle, ma non si possono realizzare…”, oppure “Le vostre idee sono belle, ma non servono, sono inutili, non producono soldi…”.

Allora, stanche di queste lamentele, ognuna di noi cinque ha dato quello che aveva per lanciare l’idea, con un obiettivo preciso passare dalle parole ai fatti e generare nuove iniziative partendo da quello in cui crediamo e siamo.

L’avventura a livello giuridico è nata da tre di noi… ed è continuata negli anni grazie alla tenacia di tanti altri, che hanno fatto proprio il nostro sogno di costruire qualcosa di bello, semplice ed intelligente, che risponde ad un nuovo paradigma di sviluppo culturale ed economico, basato su una molteplicità di “R”: ripensare, ridefinire, ridurre, riutilizzare, riciclare e recuperare le risorse umane, materiali ed energetiche.

L’avventura di “RicreaTe” è partita da donne, che non hanno accettato di essere rifiuti di una società, che con arroganza, presunzione e violenza le aveva gettate ai margini con la scusa che il mondo va avanti anche senza di loro…

A supporto della nostra idea abbiamo preso come testimonial il pensiero di Gandhi (Porbandar, 2 ottobre 1869 – Nuova Delhi, 30 gennaio 1948).

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LOGO ``RicreaTe”

Il nostro logo è stato studiato nei minimi particolari…

 

Il nomeRicreaTe” sintetizza l’idea dell’associazione, che ha come obiettivo favorire il sorgere di idee nuove, che seguono le leggi del creato, per cui sono idee che danno e non tolgono, si rigenerano costantemente e non si esauriscono, sono per tutti e non per pochi… Questo concetto è espresso dalla parola “Ricrea”.

Questa idea nuova deve diventare personale: per questo è scritto “Te”, con la lettera T in maiuscolo. Quel Te, indica la singola persona, il singolo individuo, che all’interno dell’associazione trova l’humus naturale per definire, progettare, sperimentare e realizzare la sua idea nuova. Una volta maturata l’idea e verificata la sua fattibilità, inizia la missione del singolo per cui il nome può essere letto per intero: “Ricreate”.

Il simbolo della farfalla è stato scelto per indicare che le idee nuove non sono da ricercare in modo astratto, ma sono già dentro di noi. La bellezza della farfalla è già insita nel bruco, anche se apparentemente non ve ne è traccia. Come il bruco diventa farfalla, così ogni uomo deve percorrere una strada per esprimere la propria bellezza.

Per scegliere il carattere grafico della parola “RicreaTe”, ci si è ispirati ai caratteri dell’alfabeto del latino classico. Perché noi siamo convinti che le nostre idee hanno delle radici nel nostro passato. Per cui la “R” è stata presa dall’alfabeto romano, visto che l’associazione nasce in Italia.

Il colore “rosso”, insieme al colore giallo e al colore blu, è un colore primario ed è il primo colore percepito dai bambini. È sicuramente un colore forte e di impatto, che travolge, ma che sa anche scaldare l’animo. Dai membri fondatori dell’associazione il colore rosso è stato scelto per simboleggiare lo “Spirito Santo”, dono di DIO, che permette di testimoniare la fede fino al martirio. Siamo convinti che le nuove idee si possono affermare solo con una profonda fedeltà e tenacia ad esse.

MISSION

La legge della conservazione della massa è una legge fisica della meccanica classica, che prende origine dal cosiddetto postulato fondamentale di Lavoisier: «Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma».

 

 

Alla base di tutte le idee, portate avanti dai soci fondatori dell’associazione, vi è la convinzione che non bisogna produrre per consumare, ma bisogna produrre per creare oggetti eterni, che si possono trasformare, che si possono aggiustare…, ma che non diventano mai rifiuti. Il concetto di rifiuto non può e non deve esistere, perché in natura nulla è rifiuto.

In natura, ogni oggetto creato ha un ciclo di vita, ma quando arriva a fine vita, si trasforma in ricchezza per un’altra creatura. Questo fa si che ogni creatura porta in sé qualcosa di un’altra creatura. È una legge di Amore talmente bella ed aulica che l’uomo non può distruggere, ma deve imitare.

Il concetto di rifiuto non deve esistere nè per la materia, nè per l’energia e tanto meno per gli uomini. Per noi, la dispersione energetica è sinonimo di rifiuto energetico, perché equivale a gettare via l’energia. È più difficile da percepire di quella di materia, perché è invisibile, ma alla base c’è sempre la stessa azione: disfarsi di qualcosa senza utilizzarla o riutilizzarla, anche se non si ha piena conoscenza e coscienza di tale gesto.

Infine, per coloro che fanno parte dell’associazione è impensabile che esistano rifiuti umani… Siamo stati creati con una tale perfezione, genialità, grandezza e cura che ci sembra assurdo solo pensare di essere inutili…

COME RENDERE TUTTO RISORSA

È possibile nella nostra società attuare azioni che rispettino il postulato lagrangiano?

 

 

Le idee e le intuizioni sono belle, ma la perfezione si ha quando si realizzano.

Allora, abbiamo iniziato identificando le cose, che ha fatto l’uomo, e non si sono mai trasformate in rifiuti. Riflettendo siamo arrivati a stilare il seguente elenco:

  1. le opere d’arte;
  2. le grandi opere che portano benefici ad un’intera area territoriale: ad esempio gli acquedotti che portano acqua nelle case, o pozzi che forniscono l’acqua dove non c’è, ecc.;
  3. gli oggetti che si possono continuamente trasformare attraverso la creatività, l’innovazione, la ricerca…

Ci siamo fermati sulle cose tangibili e sicuramente ne abbiamo dimenticate qualcuna, ma a noi è bastato per arrivare ad una conclusione: qualcosa non diventa mai rifiuto, se è destinato a molti, anche alle generazioni future e con il tempo aumenta di valore e non diminuisce.

Quindi, le cose per non essere rifiuti devono essere pensate per durare nel tempo e devono in qualche modo essere destinate ad una pluralità di persone, che possono aggiungere qualcosa di tangibile o intangibile all’oggetto.

Partendo da tali considerazioni e con i nostri piccoli risparmi abbiamo iniziato a scrivere la storia della nostra associazione… tenendo a mente che dovevamo passare dalle idee ai fatti.

COSA ABBIAMO FATTO IN QUESTI ANNI

In questi anni, con le nostre piccole forze, siamo riusciti a “fare” alcune significative azioni sostenibili, ispirati dal concetto di bellezza

 

 

Sicuramente l’arte è il nostro faro. Per noi il concetto di bello è un elemento fondamentale per non parlare di rifiuti. Se in ogni cosa e persona vediamo il bello, sappiamo, forse, apprezzarlo di più.

Questo spiega la nostra home page… tutto quello che facciamo deve essere un capolavoro, sia anche una semplice lezione a scuola e quindi va presentato attraverso una galleria virtuale…

Siamo partiti esplorando tre direttrici:

  1. oggetti artistici;
  2. ricerca ed innovazione;
  3. formazione.

Il percorso artistico ci ha portati ad iniziare con oggetti per addobbi di Natale, realizzati con gli scarti, fino alla pala di altare di circa 6 mt x 6 mt per la Chiesa “Madonna della Salute” di Villa Mosca a Teramo, sempre utilizzando scarti e sperimentando nuove tecnologie.

Il percorso di ricerca ed innovazione ci ha portati a sperimentare piccole macchine per trasformare la frazione organica in compost o per recuperare la carta ed il cartone in mattoni per arredamento fino a sperimentare componenti trasformabili in quadri, totem, pareti, tavoli, mensole, ecc. Sempre tutto creato e realizzato con gli scarti.

Il percorso di formazione ci ha portati, inizialmente, ad organizzare workshop sui temi della prevenzione dei rifiuti, fino ad arrivare ad ideare ed implementare un format sull’economia circolare “Go Green Red Blue”, rivolto agli studenti delle scuole superiori. Inoltre, abbiamo fornito il nostro supporto tecnico scientifico alla promulgazione del concorso, indetto dall’UNITE e rivolto agli studenti delle scuole superiori della Provincia di Teramo, per arredare, secondo i criteri dell’economia circolare, la rotatoria antistante il Campus universitario “Aurelio Saliceti”, che doveva rappresentare il “Cubo di Tangram dell’Ateneo”. Tale concorso è stato indetto dall’UNITE e promosso da “RicreaTe” e dall’Istituto di Istruzione Superiore “Di Poppa-Rozzi” di Teramo.

ECONOMIA CIRCOLARE

È una sfida: quella di favorire uno sviluppo sostenibile, costruendo un’economia circolare

 

 

Si parla tanto di “sviluppo sostenibile”, ma cosa si intende con questo termine tanto di moda da essere utilizzato ampiamente da governi, aziende, organizzazioni sociali ed ambientali, media? Tra tutte le definizioni, quella che abbiamo scelto, è quella coniata dalla Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo dell’ONU, nel 1987: “Lo sviluppo sostenibile è quello che soddisfa le necessità delle attuali generazioni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare le proprie”.

Lo sviluppo sostenibile non si può costruire su un modello “usa-e-getta”. Molte risorse naturali non sono infinite: bisogna trovare un modo per non depauperare la natura. La strada scelta dalla Commissione Europea nel 2015 è quella dell’economia circolare.

Ma cosa si intende esattamente per economia circolare? E in che cosa si differenziata nell’economia lineare, che regola attualmente i mercati?

Come spiegano gli esperti, nel modello di economia lineare il ciclo di vita di ciascun prodotto può essere scomposto in 4 parti principali: estrazione, produzione, consumo e smaltimento.

In un modello di economia circolare, al contrario, i prodotti e i materiali restano nel circolo il più a lungo possibile. I materiali sono distinti in due tipologie: quelli biologici e quelli tecnologici. I primi possono essere reintegrati nella biosfera, i secondi possono essere rivalorizzati e assumere nuova vita dopo il primo ciclo di utilizzo.

BELLEZZA

BELLEZZA

Riciclo Creativo

Il Posto dove i Rifiuti diventano Arte:gli scarti di Enti, Aziende e Professionisti prendono Nuova Vita.

INNOVAZIONE

INNOVAZIONE

Valorizzazione dei Rifiuti

I Rifiuti vengono valorizzati direttamente dove si producono.Gli scarti con piccole macchine vengono trasformati in ricchezza.

ECONOMIA

ECONOMIA

Riduzione dei Costi

Valorizzare i rifiuti nel luogo di produzione consentirà di ridurre i costi di gestione dei rifiuti.

I NOSTRI IMPEGNI

LOGHI STEMMI E TARGHE

Crediamo che il cambiamento inizia con il coraggio di scrivere la propria identità con i propri scarti.

OGGETTI ARTISTICI

Sveliamo la bellezza negli scarti attraverso la creatività e l’innovazione.

FIERE

Pensiamo a spazi espositivi ove gli scarti si trasformano in oggetti di arredo.

GO GREEN RED BLUE

Organizziamo giornate di formazione ed informazione sui temi dell’economia circolare per le nuove generazioni.

COMPOSTAGGIO

Favoriamo il compostaggio di piccola scala.

WORKSHOP

Promuoviamo incontri per divulgare i concetti di sviluppo sostenibile e di economia circolare.